Storia della Postura
L’attenzione alla postura, nel mondo occidentale, risale al 330 D.C grazie ad Aristotele. Egli studiò il rapporto reciproco esistente tra le diverse componenti corporee in relazione con l’ambiente circostante. Sir. Charles Scott Sherrington fu un importante neurofisiologo che diede un contributo fondamentale alla comprensione delle più importanti relazioni neuromuscolari che permettono il mantenimento della postura. Il termine posturologia fu invece coniato dal medico francese Pierre Marie Gagey.
Meccanismi fisiologici
I recettori posturali ufficialmente riconosciuti e inseriti anche nelle linee guida nazionali italiane sulla classificazione, inquadramento e misurazione della postura e delle relative disfunzioni, sono: occhi, orecchie (sistema vestibolare), apparato stomatognatico, sistema piede-caviglia e apparato cutaneo. La definizione di postura proposta dalle suddette linee guida indica:
La postura in equilibrio ideale (postura standard) è quella che consente la massima efficacia del gesto in assenza di dolore e nella massima economia energetica: tutte le forze che agiscono sul corpo sono bilanciate, quindi lo stesso rimane nella posizione di equilibrio statico, oppure è in grado di eseguire, in equilibrio dinamico, un movimento finalizzato.
Nella postura standard:
– la testa è eretta in posizione ben equilibrata con il piano occipitale parallelo al pavimento ed il piano bipupillare parallelo all’orizzonte, in modo che sia
minima la tensione a carico dei muscoli del collo;
– la colonna vertebrale presenta curve fisiologiche;
– le ossa degli arti inferiori hanno un allineamento ideale per il sostegno del peso;
– il torace e la regione dorsale si trovano in una posizione che favorisce la funzione ottimale degli organi della respirazione;
– la posizione “neutra” del bacino suggerisce il buon allineamento dell’addome, del tronco e degli arti inferiori.
Ogni alterazione posturale comporta un sovraccarico sulle strutture di supporto e il venir meno di un efficiente equilibrio del corpo sulla sua base di appoggio; pertanto, può divenire nel tempo, causa di insorgenza di una disfunzione posturale sintomatologicamente attiva con dolore a carico delle strutture muscolo-scheletriche. E’ opportuno, quindi, promuovere interventi, soprattutto a carattere preventivo, che, per avere la massima efficacia, necessitano dell’interazione sinergica di tutte le professionalità deputate al mantenimento e al ripristino di una corretta postura.
Postura e Medicina Cinese
Per comprendere il significato della postura in Medicina Cinese dobbiamo conoscere le teorie di base. Quando si sente parlare di meridiani relativamente alla cultura della medicina tradizionale cinese, si pensa immediatamente ai canali principali. In realtà quando ci si riferisce al sistema posturale, i canali che vanno maggiormente considerati sono quelli tendino-muscolari(MTM). La loro descrizione ha radici molto antiche, rispetto alla medicina occidentale, infatti compare nel capitolo 13 del Ling Shu Jing (perno spirituale) risalente addirittura al periodo degli stati combattenti (453-22 a.C.)
Meridiani tendino-muscolari
I canali tendino-muscolari o Jing Jin, sono percorsi dall’energia difensiva WEI QI, ma anche da QI e SANGUE. Si collocano in superficie, corrispondono anatomicamente al territorio occupato dai muscoli scheletrici, incluse le fasce connettivali(catene miofasciali). Sono suddivisi in quattro gruppi da tre e coprono le quattro regioni corporee principali: superficie posterolaterale dell’arto inferiore, superficie posterolaterale dell’arto superiore, superficie mediale dell’arto inferiore e superficie mediale dell’arto superiore. La classificazione che ancora oggi si considera è la medesima di quella presente nel capitolo 13 del Ling Shu Jing, dove si valutava la polarità (yin o yang) e il potenziale energetico (arto superiore o inferiore).
Le quattro coppie da tre sono:
- Tre canali tendino-muscolari yang dell’arto inferiore includono: Vescica Urinaria(BL), Vescica Biliare(GB), Stomaco(ST)
- Tre canali tendino-muscolari yin dell’arto inferiore includono: Milza(SP), Fegato(LV), Rene(KI)
- Tre canali tendino-muscolari yang dell’arto superiore includono: Intestino Tenue(SI), Triplice Riscaldatore(TE), Intestino crasso(LI)
- Tre canali tendino-muscolari yin dell’arto superiore includono: Polmone(LU), Pericardio(PC), Cuore(HT)
La classificazione appena descritta non deve portare il lettore a considerare queste aree funzionalmente separate. La medicina cinese si fonda su concetti di integrazione e non di separazione, tanto è vero che le zone occupate da un canale spesso si sovrappongono a quelle di pertinenza di canali adiacenti, sottolineando la possibile influenza. Gli studi più recenti sulla fascia e sulla meccanotrasduzione non fanno altro che confermare ciò che gli antichi medici cinesi avevano sperimentato migliaia di anni or sono, ovvero l’interconnessione costante tra le parti.
Funzione dei Meridiani Tendino Muscolari
Le principali funzioni dei MTM sono:
- Protezione: la struttura muscolo-fasciale protegge gli organi interni da eventuali traumi.
- Sostegno: il tono muscolare consente il mantenimento della stazione eretta
- Integrità corporea: i MTM rappresentano il tessuto di collegamento con quelle che gli antichi Cinesi chiamavano le 100 ossa, funzione non solo meccanica ma anche energetica, in quanto le ossa sono anche sede di circolazione del sangue e i canali Jing Jin promuovono la circolazione di qi e sangue nei muscoli e nelle ossa.
Eziologia
Un vecchio detto cinese recita:
Bu tōng zè tòng, tōng zè bù tòng
non libero passaggio, dolore – libero passaggio, non dolore
Quindi la presenza di dolore indica l’ostruzione di uno o più meridiani, sbloccare i ristagni con l’agopuntura e/o con l’agopressione o con il tuina, che comprende tecniche manuali che vanno dal massaggio, alle trazioni, alle mobilizzazioni e manipolazioni, significa avere numerosi strumenti per agire sulla sintomatologia dolorosa.
I fattori eziologici che interessano i MTM sono da attribuirsi a quattro macro aree:
- Invasione di patogeni esterni
- Traumi
- Uso ripetitivo ed eccessivo
- Relazione psicosomatica
Gli aspetti emotivi sono sempre stati oggetto di grande attenzione nella medicina tradizionale cinese fin dalle sue origini. I meridiani tendino muscolari si adattano e vengono condizionati in modo significativo dalle influenze psicosomatiche come dimostrato anche in epoche più recenti dallo psichiatra Lowen ed anche dal neuroscienziato Damasio.
L’uso ripetitivo ed eccessivo di determinati canali tendino-muscolari rappresenta un importante fattore di rischio nell’insorgenza di problematiche dolorose a carico delle strutture ad esse collegate. Potremmo citare ad esempio, il disturbo degli arti superiori (repetitive strain injury RSI) che frequentemente si presenta con rigidità dolorose localizzate principalmente a livello di polsi, gomiti, spalle, zona cervicale, ecc..
Nel corso della valutazione energetica sarà importante definire quale o quali meridiani sono interessati e procedere con il trattamento, che generalmente prevede per quanto concerne l’agopuntura/agopressione l’uso del punto Jing distale, dei punti ashi lungo il canale(punti dolorosi), del punto shu per espellere i patogeni e del punto di riunione superiore. Un trattamento ottimale prevede anche l’impiego del tuina, eventuale coppettazione, guasha e moxibustione. Bisogna aggiungere per completezza, che gli organi interni possono influenzare i jing jin, infatti nei canali tendino-muscolari circolano anche Qi e Sangue, sostanze prodotte dai processi di trasformazione degli alimenti(Gu Qi+Tian Qi), che vanno a nutrire le strutture più superficiali come i meridiani tendino-muscolari.
Un esempio dell’influenza esercitata dagli organi interni è lo stato di contrattura e rigidità muscolare a livello di collo e spalle per risalita dello yang di fegato, oppure la flaccidità muscolare causata dal deficit di milza. Il ruolo centrale del fegato come magazzino del sangue era cosa nota nella cultura medica cinese, qualche millennio dopo venne confermato anche dalla medicina ippocratica.
Il fegato è la ghiandola metabolica più importante dell’organismo; riceve dal circolo portale i nutrienti assorbiti dall’intestino e li distribuisce nel circolo sistemico. Le alterazioni metaboliche, pensiamo ad esempio a una banale anemia, possono alterare l’ossigenazione muscolare, l’ipossia conseguente potrà causare spasmi o affaticamento muscolare. La raffinatezza della diagnosi energetica secondo i principi della medicina tradizionale cinese consente di rilevare eventuali deficit di sangue, oppure l’invasione di patogeni esterni come il freddo che causerà spasmi dolorosi e ancora l’umidità che si insedia nei muscoli provocando dolori sordi, intorpidimento e gonfiore.
Le conoscenze delle moderne tecniche di trattamento dei recettori posturali associati ad uno studio della medicina tradizionale cinese consentiranno l’acquisizione di un bagaglio tecnico fondamentale. Lo studente di medicina cinese potrà affiancare diverse metodiche all’apprendimento di una cultura medica millenaria che trova numerosi riscontri anche nelle più recenti pubblicazioni scientifiche.